Palinsesto Materico: Memoria, Identità e Cancellazione
Curatela accademica – Mario Iannino, Assemblaggio polimaterico
L’opera Assemblaggio polimaterico di Mario Iannino, realizzata con materiali eterogenei e di recupero, si configura come un dispositivo visivo e concettuale che interroga le dinamiche della memoria, del consumo e dell’identità territoriale. Con dimensioni di 61x68 cm, la composizione si articola attraverso l’inserimento di elementi quali una cravatta di carta recante la scritta “vanity”, una cravatta in tessuto macchiata di pittura, una barchetta di carta, uno stencil raffigurante la Calabria, e frammenti di packaging alimentare e scarti di merendine.
La scelta dei materiali, apparentemente marginali e quotidiani, si inscrive nella tradizione dell’arte povera e dell’assemblaggio post-dadaista, dove l’oggetto trovato assume una valenza semiotica e critica. La cravatta di carta, fragile e transitoria, diviene emblema di una vanità costruita e consumata, mentre quella in stoffa, contaminata dal gesto pittorico, suggerisce una tensione tra ordine sociale e disgregazione estetica.
Il gesto pittorico, costituito da pennellate biancastre sovrapposte con decisione alla composizione, introduce una dimensione di revisione e cancellazione. Tali interventi non si limitano a una funzione formale, ma agiscono come atti di sovrascrittura del vissuto, evocando il concetto di palinsesto e la dialettica tra memoria e oblio. Il bianco, in questo contesto, non è neutro: è il colore della rimozione, della sospensione, della possibilità di riscrittura.
Lo stencil della Calabria, inserito nel tessuto compositivo, radica l’opera in una geografia affettiva e politica, conferendo al lavoro una dimensione identitaria che trascende il dato visivo. La barchetta di carta, fragile e infantile, introduce una metafora di precarietà e transito, suggerendo una narrazione esistenziale che si muove tra il personale e il collettivo.
In sintesi, Assemblaggio polimaterico si configura come un’opera stratificata e interrogativa, dove l’atto artistico diviene gesto critico e riflessivo. Iannino costruisce un linguaggio visivo che, pur attingendo a riferimenti storici e stilistici consolidati, si distingue per una forte componente territoriale e autobiografica, proponendo una riflessione sulla condizione contemporanea attraverso il recupero e la reinvenzione del materiale residuale.

.jpg)
