Grazie
Pagina di approfondimento, arricchita con i dettagli sulla fotografia di Franco Carlino e la preziosa collaborazione di Nuccio Marullo per la stampa del catalogo presso le Grafiche Abramo di Catanzaro. Questa versione è pensata per il blog o per il memoir, come testimonianza visiva e curatoriale di un momento centrale nella ricerca artistica dell'auto: Mario Iannino.
Opera polimaterica – Mostra “Materia” (1990)
Tecnica mista su supporto tridimensionale
Misure: 57 x 73 x 12 cm
Palazzo della Provincia, Catanzaro
Esposizione: Materia, 1990
Fotografia: Franco Carlino
Catalogo: Grafiche Abramo, con la collaborazione di Nuccio Marullo
La materia come protagonista
Nel cuore della mostra Materia, tenutasi nel 1990 presso il Palazzo della Provincia di Catanzaro, questa opera polimaterica di Mario Iannino fu scelta come immagine di copertina del catalogo e manifesto visivo dell’intera esposizione. Una scelta non casuale: l’opera incarna la poetica della materia vissuta, ferita, stratificata, che diventa linguaggio e testimonianza.
La tridimensionalità (12 cm di profondità) non è decorativa, ma necessaria. La superficie si solleva, si piega, si espone. I colori — terre, verdi, blu, rossi — evocano erosione, resistenza, memoria. Ogni crepa è una voce, ogni piega una storia. È un’opera che non si guarda soltanto: si attraversa.
Un lavoro corale: arte, fotografia, pensiero
La fotografia dell’opera, realizzata da Franco Carlino, restituisce con precisione e sensibilità la complessità materica e la forza espressiva del lavoro. La luce, l’inquadratura, il rispetto per la tridimensionalità rendono visibile ciò che spesso resta invisibile: la pelle della materia.
La stampa del catalogo, curata dalle Grafiche Abramo di Catanzaro, fu resa possibile grazie alla preziosa collaborazione di Nuccio Marullo, intellettuale e amico, che sostenne con convinzione la ricerca polimaterica di Iannino. Il suo contributo non fu solo tecnico, ma anche critico e umano: riconobbe nella materia un linguaggio filosofico, una forma di pensiero incarnato.
Testo poetico di accompagnamento
*La materia non tace.
Si piega, si crepa, si espone.Ogni strato è un ricordo,
ogni colore una voce che ha resistito.Non c’è forma da compiacere,
ma verità da custodire.Questa opera è pelle,
è muro che ha visto,
è corpo che ha vissuto.E nella mostra “Materia”,
è la prima parola —
quella che non si può ignorare.*

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