SULLA PASSIONE ARTISTICA e SULLA RICERCA
Nonostante la lunga esperienza
acquisita negli anni ogni qualvolta mi chiedono: “che lavoro fai?”
ho sempre un attimo di tentennamento. Oggi, contrariamente, ho dato
subito la risposta: l'artista!
Cioè?! L'artista! Ribadisco. E che vuol dire? Vuol dire
che non fai niente? -Continua a ripetere l'interlocutrice-.
No vuol dire che impegno il mio tempo a studiare segni grafici e gesti, azioni lasciati dall'uomo nell'ambiente, cioè a fare ricerca espressiva e linguistica nel campo della visione, che
comprende il disegno evoluto e quello infantile, la pittura e
quant'altro.
Ah, io amo gli impressionisti! Mi
sapresti riprodurre le ninfee di Manet.
Manet è stato, anche lui, insieme ai pittori impressionisti, un ricercatore. Ecco, vedi, nel campo della ricerca pittorica, per farti capire, gli impressionisti sono stai precursori. Loro hanno rotto con gli schemi accademici. Sono usciti dai muri degli studi e dalle leggi accademiche delle ombre impostate; sono andati all'aria aperta ad osservare dal vivo la luce e le ombre, coglierne l'attimo, vedere come il sole illuminava e colpiva le cose, i soggetti come le ninfee di Manet che piacciono a te dovevano vibrare sulla tela sotto i colpi veloci e immediati del pennello prima che cambiasse la luce ... il loro intento era di dare coi colori la stessa sensazione visiva. Ed è così che Claude Monet dipinse: "impression du soleil levant" il celebre dipinto dal quale prese il nome tutta la corrente a causa di un giornalista intellettualmente cieco che intendeva schernirsi di loro con uno scritto al vetriolo. Ma eravamo nel 1872...
Sì va be' a me piacciono gli
impressionisti! Me li sai riprodurre?
Gli impressionisti glieli ho fatti conoscere e studiare
agli allievi dello studio molti anni addietro che li hanno riprodotti
egregiamente. Ma quello era uno studio divulgativo. Serviva a far ragionare gli allievi per comprendere gli stili e le passioni dei maestri del passato, un metodo semplice per farli andare avanti e far trovare loro una personale forma espressiva perché, vedi: il
linguaggio figurativo pittorico non è una semplice riproduzione più
o meno ben riuscita. La poetica della visione è ben altro. Ma se non
lo capisci … così, su due piedi, non posso aiutarti. Devi
documentarti e dopo ne discutiamo, e, per quanto mi è possibile, ti darò una mano.