ma che cos'è la pittura?

polimaterico, 60x80, 2011
Ma che cos'è la pittura?

La storia dell'arte e le innumerevoli tavole rotonde allestite dagli addetti ai lavori sul tema della visione pittorica è univoca in quanto a citazioni scolastiche riconducibili alle scuole disciplinari della pittura quale momento alto del pensiero creativo, salvo essere sbugiardata nella realtà dacché i fatti, e gli atteggiamenti assunti da quanti bivaccano attorno al mercato dell'arte, dimostrano tutt'altro appena fuori dalla ribalta mediatica.
I temi trattati dalla critica colta inducono i puri di spirito a pensare ai linguaggi della visione come a qualcosa incline ad aprire le menti e indurre gli uomini a intraprendere percorsi di vita intellettualmente oneste.
Di fatto, tutta questa brava e colta gente, ripete una liturgia imparata a memoria perché così vuole la prassi e con lo stesso fare mistificatorio accresce la distanza referenziale tra loro, gli addetti ai lavori, e il resto del mondo.
In tal modo si consolida la supremazia culturale, mediatica e economica nelle sagre destinate alla cultura delle lobby che muovono gente e mercati.
Purtroppo a nulla sono valse le offensive culturali intraprese da artisti del passato, anzi, gli artisti contestatori di tutti i tempi sono diventati, loro malgrado, oggetto di dibatti da dare in pasto, riciclare, citare a suffragio di tesi totalmente differenti, spesso in antitesi con l'idea poetica dell'artista stesso. I signori della parola cesellano e incastonano le frasi in modo tale che la provocazione intellettuale dell'artista assurga immediatamente ad evento.

Con ciò, ancora non si è data una risposta concreta alla domanda iniziale: ma che cos'è la pittura?

Anzitutto c'è da analizzare il tempo, il luogo e la cultura sociale in cui avviene l'esecuzione pittorica così da contestualizzare linguaggio artistico e società contemporanea. Anche se alla fine, come si è già accennato, per molti la pittura è pura decorazione incline al bello, alle mode del momento, all'accostamento col salotto o al colore delle tende, per arrivare, infine, a diventare bene rifugio e quindi investimento. Allora, che fine ha fatto l'azione propositiva iniziale? In cosa trovano riscontro di fatto le belle e dotte parole di studiosi, critici e politici seduti attorno ai tavoli culturali?


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