PRIVACY
privacy, polimaterico, 2010 |
Pare che su 24 milioni di utenti web
21milioni stiano a cazzeggiare, esporsi o tentare di vendere qualcosa
su facebook. Il fenomeno, in quanto a numeri, è importante!, se si
pensa che per 21milioni di persone, il social sia una valvola di
sfogo alla decadenza dei costumi contemporanei che esaspera
l'individualismo e fa proliferare venditori di fumo porta a porta.
D'altro canto, come biasimarli? Se,
stando alle notizie giornalistiche, tutto sembra un enorme merdaio?
Sant'Iddio! Va bene che siamo materia,
carne ossa e edonismo, ma possibile che a nessuno importi niente di
chi ha accanto nella vita reale? Eppure i like si sprecano davanti a
foto o post strappalacrime, alla tutela della democrazia e alla
volontà di riservatezza sventolati nella vetrina dei socialnetwork.
Ma a proposito di privacy, visto che sta girando un “copia incolla”
che invita gli “amici virtuali” a impostare il profilo dei
contatti in modo da non vedere i mi piace personali di chi sta on
line, non è più semplice disattivare l'account se proprio si vuole
dimostrare rispetto per la vita privata?