Un po' di me
C'è un'atmosfera insolita negli studi
dei pittori. Gli odori si mischiano. Colori ad olio; acrilici;
smalti. Trementina. Vernice finale. Colle animali e sintetiche.
Polvere di marmo e gesso. Olio di lino. Mastici. Stucchi. Legno.
Tele. Cartone. E anche polvere stratificata che sembra moltiplicarsi
tra gli interstizi e i lavori accatastati sui ripiani.
Questo è il mondo che ho scelto
deliberatamente ... o forse no?
Sono stato risucchiato in questa forma
di poesia visiva fin da piccolo. Ricordo la quiete interiore di
quando disegnavo o quando m'inoltravo nei dipinti dei maestri e che
adesso è costante compagna dei miei momenti di lavoro creativo.
Figurazione. Astrazione. Gesti e segni
dovuti alle intemperie; all'usura dei materiali o imposta dall'azione
dell'uomo. Dall'atto vandalico al propositivo dei tazebau politici e
sociali, alla pubblicità.
Questo e altro ancora guardo con occhi
nuovi.
Mentre cammino in città o nelle
periferie. In campagna o al mare, ogni cosa mi affascina: conoscere e
catturare il mondo reale e fantastico che si concretizza davanti ai
miei occhi e prende forme nello studio, dopo. Rivisitato.