Culture e pensieri in rete

È vero. L'indole della maggior parte di noi indirizza i pensieri e gli atteggiamenti  all'autocommiserazione e al lamento perpetuo.
Chi se la prende col governo e chi col tempo. Chi tira in ballo la sorte e scarica sulla sfortuna anche i più piccoli contrattempi quotidiani. Ma dell'autodeterminazione, della forza sana che c'è in ognuno di noi pochi ne parlano e pochissimi la considerano fonte di sviluppo privato e collettivo.
Una minoranza esigua la ritiene forza-tesoro e affida alle proprie potenzialità il percorso della propria vita. Raramente si sovverte il destino al carisma del lavoro e della conoscenza acquisita.

"culture" -stratificazioni- polimaterico contemporaneo 


Ma, se a questo associamo un pizzico di positività il gioco diventa semplice. Qualsiasi ostacolo o problema si affronta e si risolve al momento opportuno. Inutile, quindi, fasciarsi anzitempo la testa o chiudersi nell'autocommiserazione.


Chi, oggi, tra crisi, mancanza di lavoro, precarietà, non ha il coraggio di organizzare gite, pranzi conviviali, conferenze, mostre, percorsi guidate culturali, in sintesi, non vive una normale quotidianità per paura di vedere disertare gli inviti e i preparativi dà valenze maggiori alla crisi economica più dei veri valori che governano la realtà e i bisogni.

Gli stalli si superano impiegando e facendo propria la cultura della positività e del sorriso.
Spronare, anche provocatoriamente, all'analisi. Mostrare nuovi percorsi linguistici e oneste ricerche poetiche aiutano a percepire la bellezza.
Perché la passione che spinge gli amanti dell'arte a fare dell'espressione artistica l'esperienza principale della vita non ammette compromessi.  

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